Come Aprire un B&B in una regione
italiana
Il B&B in Italia è un sistema
ricettivo in crescita. Il trend sia delle nuove
aperture che della richiesta di questa nuova
forma di alloggio è costantemente in aumento
nonostante la crisi generale del settore
turistico italiano degli ultimi anni.
I pregi fondamentali che fanno
sì che il turista preferisca sempre piu spesso
questa forma di ospitalità stanno nel minor
costo del soggiorno e del piacere di trovare
un'atmosfera più calda e familiare di quella che
si troverebbe in un albergo classico.
Inoltre il Bed and breakfast consente quasi
sempre di avere un maggior rapporto con le
peculiarità culturali, gastronomiche e naturali
del posto in cui si va a stare e questo per il
turismo di qualità del XXI secolo è un ulteriore
elemento di interesse.
Per tutte queste ragioni il
fenomeno B&B è destinato anche per i prossimi
anni a continuare a crescere e svilupparsi
affinando la sua presenza nel territorio e
probabilmente facendo una sempre maggior
concorrenza alle strutture ricettive classiche.
Questa è oggi la realtà bed-&-breakfast, che si
pone a pieno titolo come
protagonista
nel settore alberghiero e non è più la soluzione
solo economica che nasceva anni fa nei posti
turistici periferici in cui lo scarso afflusso
turistico imponeva di creare strutture B&B per
ovvi problemi di non rientro economico, oggi il
B&B è presente in tutte le località turistiche
non importa quanto già servite da strutture
tradizionali e può come detto stare sul
mercato turistico italiano da vero protagonista.
vedi
LEGGE NAZIONALE SUL TURISMO
COME APRIRE UN'ATTIVITA' DI BED AND BREAKFAST
Per aprire un'attività di bed and breakfast bisogna risiedere
nell'abitazione
in cui si intende operare.
Le leggi variano da regione a regione, ma tutte si rifanno alla
legge principale Legge 29 marzo 2001, n. 135 - "Riforma della
legislazione nazionale del turismo", pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2001.
L'alloggio deve avere massimo 3 camere (ma l'Emilia Romagna e
l'Abruzzo ne prevedono 4) - debitamente arredate con letto, armadio,
comodini, lampade, sedie e gettacarte - per un massimo di 6 posti
letto (a seconda delle regioni, poi, il numero massimo di posti
letto totali può variare. Ad esempio nel Lazio sono sei letti,
invece nel Veneto il numero massimo di posti non è determinato).
Per rispettare il carattere saltuario dell'attività è prevista
un'interruzione di almeno 90 giorni, anche non consecutivi, nel
corso dell'anno. In questo caso non serve l'apertura della partita
IVA (in alcune regione si può optare per un numero massimo di
pernottamenti).
Requisiti minimi richiesti: 14 mq per la doppia, 8 mq per la
singola, conformità alle norme di sicurezza degli impianti
elettrici, a gas, di riscaldamento, rispetto dellle norme igieniche
ed edilizie. Anche questi requisiti possono subire delle variazioni
da regione a regione. E' quindi opportuno accertarsi dei dettagli
consultando la legge in materia della propria regione. Il servizio
va assicurato avvalendosi della normale organizzazione familiare e
fornendo la prima colazione sotto forma di cibi e bevande
preconfezionate senza alcun tipo di manipolazione.
L'apertura di un B&B è facile: è sufficiente recarsi presso
l'Ufficio Turistico del proprio Comune di residenza (o presso l'APT
o IAT locale) e fare denuncia di inizio attività, comunicando i
prezzi che si intendono praticare. I prezzi con il timbro del Comune
andranno poi affissi dietro alla porta della camera degli ospiti.
Naturalmente in quella regione deve essere in vigore una legge
regionale sul B&B.
Se l'attività ha il carattere dell'occasionalità (ovvero si fa
un'interruzione di 90 giorni l'anno) non è necessario aprire la
partita iva e quindi non si dovrà rilasciare alcun documento fiscale
all'atto del pagamento.