il Lavoro nell'isola di corsica, l'isola
mediterranea francese.La Corsica è,
per estensione, la quarta isola del Mediterraneo
(dopo Sicilia, Sardegna e Cipro). Separata dalla
Sardegna dal breve tratto delle Bocche di Bonifacio, emerge come un enorme scoglio
montuoso e ricco di foreste dal Mar
Mediterraneo, segnando il confine tra la sua
parte occidentale, il Mar Tirreno e il Mar
Ligure. continua...
Modulo Ricerca Lavoro Database:
Oppure consulta i migliori siti sul lavoro della regione Umbria scelti
dallo staff di Ideallavoro per te:
La corsica è una regione della Francia e pertanto i maggiori siti
sull'occupazione in Corsica sono in francese, da vedere certamente il sito
delle Regione Corsa,
e il due siti delle citta maggiori corse:
Ajaccio e Bastia.
Altri siti su cui trovare lavoro:
Corse Emploi
Offres d'emploi, de stages, conseils CV et LM. Site consacré à l'emploi
en Corse. Tous types d'offres, tous niveaux. |
Les Petites Annonces Gratuites de la Corse
Rubrique Emploi, Offre et Demande. Petites Annonces gratuites consacrées
à la Corse. |
Corsica.ch
Petites annonces emploi. Service de petites annonces gratuites en Corse.
Rubrique emploi. |
L'economia e il lavoro in Corsica:
Sul finire degli anni cinquanta del XX secolo, quando furono varati da
Parigi i primi piani organici di sviluppo e valorizzazione agricola, diretti
essenzialmente alla bonifica ed alla messa a profitto delle terre della
piana orientale tra Bastia e Porto Vecchio, soprattutto per l'impiantazione
di estesi vigneti e frutteti (da segnalare una buona produzione di
clementine oltre ad alcuni vini a denominazione d'origine). Ancora oggi
queste coltivazioni costituiscono, assieme al comparto edilizio, uno dei più
importanti settori produttivi dell'isola, mentre l'allevamento (soprattutto
ovino) ha uno scarso rilievo economico.
Pochissimo sviluppato è anche il settore manifatturiero, legato a piccoli
nuclei industriali concentrati soprattutto attorno a Bastia. Da segnalare -
in tempi recenti - l'apertura di uno stabilimento di componentistica
aeronautica ed il discreto successo di una distilleria che produce
un'originale birra còrsa aromatizzata alla castagna oltre alle attività
industriali legate alla produzione agricola e alla conservazione e
trasformazione dei suoi frutti.
Dopo vari tentativi di sfruttamento minerario, soprattutto a cavallo tra XIX
e XX secolo, questo settore, rivelatosi non adeguatamente redditivo, è stato
ormai del tutto abbandonato.
L'altra grande risorsa economica còrsa, il turismo, attivo quasi
esclusivamente durante l'estate, non fornisce un reddito distribuito in modo
omogeneo né sul territorio (gran parte dell'interno ne è pressoché tagliato
fuori), né nell'arco dell'anno. Anzi, non esistendo norme di protezione
territoriale del mercato del lavoro, il settore, operando solo alcuni mesi
l'anno, richiama un notevole numero di lavoratori stagionali dalla Francia
senza riuscire ad impiegare stabilmente la forza lavoro locale. Lo
sfruttamento industriale del turismo, inoltre, genera continue tensioni (ad
esso sono legati anche numerosi attentati dinamitardi, tesi per lo più a
bloccare iniziative speculative di cementificazione delle coste) legate al
mancato reivestimento nell'isola dei proventi assicurati dall'iniziativa
francese ed europea (con qualche significativa presenza italiana) in tale
settore.
Imprenditoria in corsica:
Al primo gennaio 2004 esistevano in Corsica poco più di 20.000 imprese,
80% circa delle quali operanti nel settore terziario. Nel complesso circa il
25% degli stabilimenti è a carattere commerciale e il 50% dedicato ai
servizi, in gran parte rappresentati da alberghi e ristoranti, con scarsa
presenza nel settore dei servizi alle imprese. Le imprese sono abbastanza
equamente distribuite nei due dipartimenti che compongono l'isola, con
polarizzazione attorno ai maggiori centri dipartimentali (Bastia e Ajaccio)
e in genere sulle coste interessate dallo sviluppo turistico ed agricolo.
Solo l'8% degli stabilimenti è a carattere industriale-produttivo (due terzi
dei quali afferiscono al settore agroalimentare), mentre il 15% rimonta al
settore delle costruzioni edilizie. La grande maggioranza delle imprese sono
piccole e piccolissime: il 59% non ha dipendenti salariati e il 95% ne hanno
meno di dieci. Le imprese più grandi (che però hanno subito un incremento
numerico pari quasi al 50% tra 2000 e 2004) operano quasi tutte nel
terziario. Tra il 1999 e il 2004 si è registrato un incremento del 17% nel
numero complessivo delle imprese e, scomponendo il dato, vi si segnala una
crescita del 23% tra quelle del settore edilizio e, nel settore dei servizi,
un aumento significativo nei settori immobiliare e dei servizi alle imprese.