Un settore che promette crescite record: le diete e la salute alimentare dicembre

 

Analisi di un mercato in evoluzione:

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La verità è che questi ed altri beni e servizi sono diventati talmente utili e comodi da rappresentare una nuova "necessità" di massa. E ogni nuova necessità di massa comporta anche delle nuove tipologie di spesa. Ecco perchè cresce anche la necessità di aumentare le entrate.
Purtroppo però il mondo del lavoro attualmente offre poche opportunità concrete per avere un reddito aggiuntivo e per questo stanno riscuotendo molto successo dei nuovi tipi di attività indipendenti senza rischi e senza investimenti ingenti che consentono di guadagnare in base alle proprie capacità e in base al tempo che si vuole dedicare.
Attività che sono flessibili negli orari e dove non ci sono capi o superiori che impongono dei ritmi di lavoro particolari. Attività che spesso e volentieri è possibile gestire da casa, magari in compagnia dei propri familiari.

Il mercato del lavoro vive oggi una fase di forte evoluzione.
Fino a qualche anno fa una famiglia poteva vivere agiatamente in presenza di due stipendi, ora è diventato molto difficile e le cause di questo fenomeno sono diverse.
Innanzitutto aumenta di anno in anno il costo dei beni di prima necessità, infatti gli alimentari, i trasporti, le spese mediche, ecc. aumentano generalmente di più di quanto aumentano gli stipendi. Ma oltre a questo c'è un altro motivo.
Crescono i beni e i servizi che vengono al giorno d'oggi considerati quasi "necessari". Ad esempio, solo 10/15 anni fa nessuno aveva un telefonino, e nessuno parlava di Internet. Oggi in una famiglia quasi sempre si trova almeno un cellulare e molto spesso si trova un computer allacciato in rete per esigenze diverse, ad esempio legate allo studio, al lavoro, alla gestione patrimoniale tramite conti correnti online, alla posta elettronica, ecc.

La cosa certa è che ci sono delle ragioni oggettive allo sviluppo di questa nicchia di mercato: negli ultimi anni alcuni equilibri si sono compromessi e spesso e volentieri si sono sacrificate delle necessità di base dell'uomo in nome del lavoro e dell'approvigionamento di beni e servizi.
Lo stress e la frenesia crescente nella vita di tutti i giorni ha reso esplosiva la necessità di prestare maggiori attenzioni a se stessi e al proprio corpo.
Un'altra motivazione è che la gente comincia a capire quello che significa "prevenire".
La cosiddetta "industria della malattia" è attualmente il settore che "gira" più soldi in assoluto nel mondo. Farmaci, consulenze, ricoveri, interventi, terapie ecc. assorbono attualmente circa un settimo della nostra economia e rappresentano in molti casi un "circolo vizioso" dal quale ben difficilmente si può uscire. La novità è che molti governi occidentali stanno considerando che anche le casse dello Stato (non solo quelle dei cittadini!) subiscono dei costi allucinanti per la Sanità e cominciano a promuovere la prevenzione. Una vita più sana e più equilibrata porta ad avere meno costi sanitari e quindi meno costi per lo Stato. E così, ad esempio, nel 2004 negli USA si possono detrarre dalle tasse i costi per gli integratori alimentari e per i supplementi nutrizionali.

Ma quale settore scegliere?
E' estremamente importante iniziare una attività in un settore in crescita, un settore dove c'è una forte richiesta di prodotti e soprattutto un settore con degli ampi margini di sviluppo. La decisione di intraprendere e sviluppare una attività indipendente richiede un'attenta analisi del settore merceologico in cui si andrà ad operare e va ponderata su una visione di impegno a lungo termine.
Attualmente il settore che in questi termini offre delle garanzie concrete è quello legato alla cosiddetta "industria del benessere".
Basta guardarsi intorno per intravedere i germogli di questa realtà commerciale...
Palestre, erboristerie, negozi di alimenti biologici, istituti di bellezza, corsi di tecniche orientali di rilassamento e meditazione ecc. E siamo solo all'inizio!

 

 

Tendenze: nutrizione e sovrappeso:

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Una importante fetta del mercato riguardante la "industria del benessere" è rappresentata dalla nutrizione. Vediamo perchè...

Oltre 26 anni fa Herbalife International individuò i germogli delle tendenze alimentari che si stanno sviluppando ai giorni nostri assumendo per tempo la posizione di azienda leader a livello mondiale nel settore della nutrizione integrativa e del controllo del peso che al giorno d'oggi le conferisce un netto margine di vantaggio nel mercato.

Innanzitutto dobbiamo considerare che stanno cambiando le nostre abitudini alimentari. Cresce l'industria del fast-food; non solo quello di panini e patatine fritte, ma anche il consumo di cibi "veloci", precotti o surgelati. Manca infatti il tempo per cucinare e spesso anche il tempo per mangiare. Una statistica recente afferma che mediamente il tempo per consumare il pasto di mezzogiorno è passato, tra i lavoratori, dai 48 minuti di 15 anni fa agli attuali 22 minuti! Lo stress e la vita frenetica portano a cercare "soddisfazione" nel cibo, da qui la scelta di cibi più per il gusto che per quanto sono effettivamente salutari.
La qualità in calo delle materie prime, l'inquinamento, l'impoverimento delle sostanze nutritive e delle vitamine nella frutta e nella verdura, l'allevamento intensivo, l'industrializzazione dei sistemi produttivi, questi sono solo alcuni dei motivi che suggeriscono al consumatore l'opportunità di integrare la propria alimentazione.

Seguire un adeguato programma nutrizionale (che comprenda l'adozione di abitudini alimentari migliori e l'utilizzo di adeguati integratori alimentari) significa mantenere i piaceri della tavola e allo stesso tempo rendere più equilibrata e completa la nostra alimentazione. Con il vantaggio di una migliore qualità di vita, più energia e una forma fisica invidiabile.
Anche la perdita di peso diventa un processo più armonioso, fisiologico e non forzato, con il vantaggio poi di mantenere nel tempo i risultati raggiunti.

Questi sono i risultati delle ultime statistiche dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per l'anno 2003, della situazione in Italia:
il 42,5% degli italiani è in sovrappeso, il 21,5% dei quali è obeso;
il 3,6% degli italiani è in sottopeso.
In totale il 46,1% degli italiani ha problemi di controllo del peso.
Dal 1994 ad oggi il numero di persone in forte sovrappeso è aumentato del 26%.
7 visite mediche su 10 sono riconducibili in origine ad una alimentazione non ottimale. Con una adeguata e corretta nutrizione e un peso nella norma si riduce di ben il 48% il rischio di malattie circolatorie quali infarto, ictus, malattie cardiovascolari e di moltissime altre malattie legate alla nutrizione quali ad esempio diabete, ipertensione, disturbi digestivi, problemi al fegato e ai reni, ecc.
L'obesità è costata l'anno scorso al Servizio Sanitario Nazionale oltre 11 Miliardi di euro (circa 22.000 miliardi di vecchie lire!).
Ma non è sufficiente prendere atto della situazione, occorre comprendere il problema alla base...

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