Italiani Obesi?
Obesita e peso corporeo.
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Il peso corporeo
ideale viene definito come: il peso corporeo che determina la
massima aspettativa di vita» Il desiderio di dimagrire o
comunque di mantenere il proprio peso forma deve essere dettato
da ragion di salute, ma nella nostra società questa primaria
motivazione va scomparendo, sostituita dal desiderio di
adeguarsi ai modelli estetici e di bellezza proposti da giornali
e televisione. Autorevoli studi hanno dimostrato che l'obesità
rappresenta un fattore di rischio per la vita: non a caso il
peso corporeo -ossia quello ottimale calcolato in base
all'altezza della persona, all'età ed alla costituzione fisica
-è definito come "il peso corporeo che determina la massima
aspettativa di vita". Quindi, eliminare il peso in eccesso
significa prima di tutto un miglioramento sul piano della salute
e della qualità della vita. Sappiamo che dimagrire non è facile,
ed ancora più difficile è mantenere i risultati ottenuti.
Martellanti campagne pubblicitarie di prodotti dimagranti
inducono a pensare che diete drastiche o rimedi miracolosi
risolvano il problema dei chili in eccesso: queste pubblicità,
spesso ingannevoli, non devono fare dimenticare che dimagrire è
comunque faticoso e che il metodo utilizzato non deve
compromettere la salute.
Qual è il peso ideale?
Il peso ideale è facilmente calcolabile, individuando l 'IMC,
ossia l'indice di massa corporea.
Questo valore si calcola dividendo il peso, espresso in
chilogrammi, per il quadrato dell'altezza,
espressa in metri. Ad esempio: una persona alta 1,75 mt e che
pesa 70 kg, ha un IMC di 23; il calcolo è 70:(1,75*1,75). I
valori di IMC sono divisi in fasce, ognuna della quali indica lo
stato di sovrappeso: da 20 a 25 (per l'uomo); da 19 a 24 (per la
donna): peso normale -da 25 a 30: sovrappeso - da 30 a 40:
obesità -oltre 40: obesità grave.
Prevenzione per vivere meglio
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Il nostro corpo può essere paragonato ad una macchina, il cui combustibile si chiama caloria. L'organismo ricava le calorie necessarie alla vita dagli alimenti che ingeriamo: gli zuccheri (glucidi)i grassi (Iipidi) -le proteine. Gli alimenti contengono quantità diverse di queste "forme di energia": l'organismo, proprio come una macchina, brucia l'energia derivante dalle calorie attraverso complesse trasformazioni, il cosiddetto metabolismo. Se la quantità di calorie ingerite è pari a quella spesa, il peso corporeo rimane invariato. AI contrario, quando la quantità ingerita è superiore a quella che 'organismo necessita per le varie attività (lavoro, esercizio fisico, ecc.) ed in base al tipo di metabolismo, il peso corporeo aumenta. Giorno dopo giorno l'accumulo di calorie non necessarie porta alla formazione di grasso, quindi all'aumento di peso. Un eccesso calorico lieve ma costante porta ad un incremento di peso di alcune decine di grammi alla settimana, che si traducono nel medio/lungo periodo in chilogrammi. L'aumento di peso è più frequente nelle persone di mezza età, causa un ridotto consumo energetico ed un metabolismo più lènto rispetto ad una persona giovane; nelle donne !'aumento di peso è spesso legato al momento della menopausa. Negli ultimi anni la nostra società sta assistendo ad un numero sempre crescente di soggetti obesi in ogni fascia di età, e molti sono i casi in cui questo si verifica nelle fasce più giovani della popolazione. Da un Lato la fame non costituisce più l'unico motivo del mangiare, e dall'altro la sazietà non è più considerata un buon motivo per interrompere un pasto. Sono entrati in gioco altri fattori, come lo stress (lavorativo, affettivo) oppure la noia, ad ancora: molti soggetti compensano la mancanza di tabacco (in chi sta smettendo di fumare) con una maggiore assunzione di cibo. Sono una minoranza i casi nei quali l'obesità si può imputare a fattori quali lo scarso metabolismo o disfunzioni della tiroide. La motivazione per cui si ingrassa è perché si introducono più calorie del necessario. Una corretta informazione alimentare ed un sano rapporto con il cibo possono prevenire molti rischi.