A BEAUTIFUL MIND
Titolo originale: Id.; Anno: Usa, 2002; Regia: Ron Howard; Attori: Russel Crowe, Jennifer Connelly, Ed Harris; Soggetto e Sceneggiatura: Akiva Goldsman; Genere: Drammatico; Durata: 2h e 10'; Distribuzione: Universal Pictures; Giudizio: Ottimo; Acquista il film: http://www.abeautifulmind.com
TRAMA: L'eccentrico e geniale matematico John Nash (Crowe) è sulla
soglia del successo internazionale, ma improvvisamente si trova
coinvolto in una misteriosa cospirazione. Chi c'è dietro tutto?
E cosa vogliono da lui?
Il film è ispirato all'omononima biografia di Silvia Nasar.
Nel 1949, il ventunenne e talentuoso matematico John Nash entra nella prestigiosa Università di Princeton con una borsa di studio per il dottorato. Refrattario ad instaurare rapporti sociali, Nash ha solo due amici: Charles, il suo compagno di stanza, e le formule matematiche. Ossessionato dal pensiero di trovare un'idea originale a cui applicare le sue formule, John riesce nel suo obiettivo: in una tesi di dottorato di sole 27 pagine espone geniali intuizioni fondamentali allo sviluppo della "Teoria dei Giochi", facendo così diventare desuete le teorie economiche di Adam Smith.
Le sue idee gli procurano fama e un importante posto di ricercatore al MIT di Boston, dove conferma la sua intelligenza matematica. In piena "guerra fredda" viene contattato dall'esercito per la sua incredibile capacità di decodificatore. Entra così in contatto con l'"eminenza grigia" William Parcher, oscuro personaggio del governo che lo assolda per una missione top secret. Contemporaneamente John trova anche l'amore di Alicia, una giovane studentessa di fisica, che diventa sua moglie.
La vita di Nash viene a questo punto sconvolta da una terribile scoperta. Charles, la sua nipotina e lo stesso Parcher sono in realtà solo proiezioni della mente malata di Nash, affetto da una grave forma di schizofrenia. Vagando come un fantasma tra cliniche e manicomi viene sottoposto a numerose sedute di shock insulinico e ad una massiccia dose di farmaci. Grazie all'affetto ed alla vicinanza dei familiari, Alicia in particolare, e alla sua forza mentale riuscirà ad ignorare le sue allucinazioni, superando incredibilmente la malattia e tornando ad una vita normale. Rinato, Nash diventa docente a Princeton, e nel 1994 è insignito del Premio Nobel per l'economia.
Il meccanismo con cui nel film il protagonista riesce a dominare coscientemente la malattia è la dieta della mente o dieta mentale. In cosa consiste, in pratica è un regime alimentare controllato applicato agli appetiti della mente che ha una forte esigenza per schemi e ordini ma anche di avere vicino a sé persone amiche e comprensive che la spronino, sentimento questo accentuato dalla solitudine sociale di Nash, Nash però cosciente di questo come chi mangia troppa cioccolata per sopperire alle sue carenze alimentari, sa che così facendo si fa del male, ingrassa per così dire continuando la metafora, così decide di non dare ascolto alle allucinazioni visive che lo tormentano stuzzicando il suo appetito patologico di approvazione e amore. In pratica il protagonista fa quello che più o meno dobbiamo fare tutti con desideri il cui soddisfacimento può darci più male che bene.
RECENSIONE: Il film è appetitoso perché fin a una buona
metà non si capisce che alcuni personaggi non sono reali e anzi
si crede, dal punto di vista del protagonista con cui ci di
indentifica, che si è in presenza di un complotto. Bravissimo
Russel Crowe che ci spiazza con una immedesimazione nel nerd
Nash inaspettata da uno che nel film precedente era stato un
generale romano e un gladiatore, ma tant'è se uno è un bravo
attore, forse l'unica pecca è la traripanza fisica che stona un
po' visto che si è abituati a pensare i geni matematici
abbastanza inappetenti e magri mentre il Nash di Crowe è un po
in sovrappeso; bravi anche gli altri attori: Jennifer Connelly (vincitrice
anch’essa del Golden Globe come miglior attrice non
protagonista) è spontanea nel ruolo della moglie e soprattutto
l’alchimia che si crea tra i due attori rende credibile il loro
rapporto. Ed Harris
è efficace anche se, forse, un po’ rigido; ma forse fa parte
dell'interpretazione di un’allucinazione?
LE SCENE NOTATE:
Su tutte due scene: quando Alicia entra nella casetta del
giardino e trova di nuovo le pareti tappezzate da ritagli di
giornale, sintomo della ricaduta del marito e quando Nash
realizza la sua malattia, ma ci arriva con la logica, l’unico
sistema per un matematico di valutare la realtà. La sua mente è
la causa della sua malattia ma è anche l’unica via per uscirne.