Le persone, in piena salute o ammalate che siano, hanno bisogno di alimentarsi in maniera corretta, equilibrata e adeguata alle proprie esigenze. Il dietista è l’operatore sanitario che può aiutarle a trovare e ad attuare la soluzione che meglio si adatta alle loro esigenze alimentari e nutrizionali. Per questo abbiamo incontrato il dottor Antonio Turi (in foto), dietista nocese.
Diamo così il via a una serie di appuntamenti, che interesseranno la sfera della salute.
Per essere in forma e sentirsi bene è necessaria una corretta educazione alimentare e svolgere attività fisica adatta alla persona. Quali i suoi consigli?
“Una buona salute ovviamente richiede un corretto stile di vita che presuppone un’alimentazione corretta, equilibrata e una quotidiana e costante attività fisica. È’ un binomio inscindibile: alimentazione corretta e attività fisica. Ormai una piramide alimentare, un po’ più articolata e complessa, pone alla base l’attività fisica quotidiana, come elemento essenziale e poi ovviamente i diversi alimenti. Si fa riferimento alla dieta Mediterranea, ormai un modello alimentare molto noto e che dà buoni risultati per prevenire, soprattutto, le malattie cardio vascolari e per garantire uno stato di salute ottimale”.
Cosa dicono i dati in merito ai problemi di peso?
“L’obesità, che è presente nelle fasce più giovani, rappresenta il 10- 15 %, il sovrappeso si aggira intorno al 25-30%, in generale, senza fare distinzioni di fasce d’età. Si può notare che quasi una persona su tre ha problemi di peso, e una particolare attenzione va prestata allo stile di vita. Proprio perché quest’ultimo aspetto garantisce un buono stato di salute a prescindere dall’aspetto estetico. Si considera essenzialmente la salute dell’individuo come benessere psicofisico”.
Che cosa suggerisce a chi si rivolge da lei?
“Dipende dai casi, il piano alimentare è sempre personalizzato. Le diete che, noi dietisti, suggeriamo sono quelle equilibrate, nel senso che non devono togliere i principali nutrienti, quali carboidrati, grassi e proteine. Devono essere presenti nelle giuste percentuali. Non si possono fare diete squilibrate, con proteine in eccesso togliendo i carboidrati, modelli di diete così sono molto diffusi ma poi creano problemi a livello di salute, sia sui reni sia sul fegato. Il modello, cui prima facevo riferimento di dieta mediterranea, presuppone un consumo quotidiano di pasta o pane integrale, verdure con frutta, in cinque porzioni da distribuire nell’arco della giornata, tra frutta e verdura. Le proteine, ovviamente, quindi i secondi da consumare soprattutto a base di pesce o carne bianca. Con i formaggi fare un uso moderato, poiché sono molto grassi. L’errore che riscontro spesso con i pazienti è l’uso frequente di questi ultimi. E’ importante il consumo di fibre, in quanto, danno sazietà, contengono minerali e vitamine, e danno un aiuto al nostro intestino, soprattutto se pigro”.
Quali cibi vanno evitati per sentirsi meno gonfi?
“Dipende dalle situazioni, ad esempio in alcuni casi i legumi possono dare gonfiore, in questo caso si possono usare degli accorgimenti, quali legumi passati, così si riducono le fibre”.
In prossimità dell’estate, quali consigli può dare a chi vuole mettersi in forma?
“Alimentazione corretta e l’attività fisica quotidiana, che può essere anche una passeggiata di almeno una mezzoretta a passo sostenuto. Cogliere ogni occasione per fare movimento, perché la vita, oggi, è un po’ sedentaria. Fare le scale, lasciare la macchina e andare a piedi sono utili accorgimenti”.
Come e perché variare l’alimentazione?
“L’alimentazione deve essere varia perché in questo modo riusciamo ad assumere i diversi nutrienti, macro e micro. Sia carboidrati, proteine e grassi, sia i micro nutrienti, i sali minerali e le vitamine, che hanno una funzione importante per il nostro organismo, sia a livello strutturale sia per le reazioni metaboliche. Variare la dieta significa consentire di assumere i diversi nutrienti, che garantiscono nel loro complesso un buono stato di salute. Variare anche, ad esempio, il colore della frutta, perché a quest’ultimo sono associati sali minerali e antiossidanti particolari”.
Quali strumenti e apparecchiature utilizza?
“Il Bioimpedenziometro, che è uno strumento molto professionale, validato scientificamente. E’ un esame non invasivo di tipo bioelettrico per l’analisi quantitativa e qualitativa della composizione corporea, indispensabile per la valutazione del corretto andamento di una dieta. Rileva con esattezza la massa magra, grassa e i liquidi intra ed extra cellulari, i fluidi corporei. In questo modo e con questo esame, molto semplice, si va a rilevare con precisione la massa grassa e quindi il peso da perdere. Andando oltre quel dato, molto generico e sommario che c’è dato dalla bilancia e dall’applicazione delle formule, che noi tutti conosciamo, quelle dell’indice di massa corporea. E’ un esame molto importante che va eseguito sia al momento della prima visita sia a un mese, a due mesi, per monitorare la perdita di peso, e verificare se c’è perdita di massa grassa oppure sbagliando, se c’è perdita di massa magra, cioè il muscolo. Quest’ultimo è quella massa che ha un attivo metabolismo, che consuma energia, quindi, bisogna conservarlo e potenziarlo.
Oltre a questo esame, utilizziamo anche il plicometro, che serve a rilevare lo spessore del tessuto adiposo in alcuni distretti del corpo, a livello addominale, sovra iliaco, braccia, spalle e cosce. Dati che sono integrati con quelli rilevati con un semplice metro, un centimetro specifico professionale, ci consentono anche di andare a individuare le zone in cui il tessuto adiposo è particolarmente presente, per poi suggerire di intervenire con appropriate attività fisiche. Ci avvaliamo ormai del computer, che è uno strumento indispensabile per tutti con software specifici, le diete, però, sono sempre personalizzate. Il software da un aiuto nella quantificazione delle calorie, ma l’individuazione e la scelta degli alimenti sono sempre di competenza del dietista. Ovviamente anche la bilancia è importante, è il primo dato sommario che abbiamo che poi è scomposto e reso più analitico con gli esami che seguiranno”.
Ippocrate di Coo, medico, considerato il “padre” della medicina, affermava: “Lascia che il cibo sia la tua medicina, e la medicina sia il tuo cibo”, cosa significa per lei questo?
“E’ un’espressione importante e molto efficace perché alcuni alimenti hanno l’effetto di farmaci, infatti, c’è una specifica branca, che si chiama la Nutraceutica, che considera alcuni alimenti nutrienti con effetto farmaceutico. L’olio extravergine d’oliva, il pesce e la frutta, sono alimenti importanti per garantire lo stato di salute ottimale”.
Un ultimo consiglio per i nostri lettori?
“Vorrei aggiungere di considerare con maggiore attenzione la figura del dietista, perché nel mezzogiorno non è ancora molto valorizzata, e neanche dai medici, che molte volte non consigliano di rivolgersi dallo specialista, dietista. Si limitano a dare consigli quali, ad esempio di consumare tutti gli alimenti ma con moderazione. E’ ovvio che questa sia un’affermazione giusta, ma è anche opportuno dedicare una maggiore attenzione alla persona e quindi fare dei colloqui e delle visite più approfondite.
La figura del dietista è stata proprio creata per affiancare il medico di famiglia, in tutte queste situazioni di sovrappeso, obesità, perché quest’ultimo ha un contatto più diretto e continuo con le persone. Questa non è una polemica ma solo un’indicazione. Suggerisco di non rivolgersi dal dietista solo in vista della “prova costume”, di non chiedere delle diete last minute. Le diete fai da te sono da evitare”.
L’esperto: dott. Antonio Turi
Il dott. Antonio Turi è laureato in Economia e Commercio e da diciotto anni insegna diritto ed economia, presso il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Noci, nella sezione Scienze Umane. Da circa quattro anni si è anche laureato, con il massimo dei voti, in Dietistica. Passione che l’ha portato ad affrontare anche questo lavoro ed esercita la libera professione di Dietista da quattro anni.