Sul web, impazza la caccia alla ricerca della migliore dieta dimagrante. Perdere peso in poco tempo è diventata l’ossessione di qualche milione di italiani. Ma spesso i rischi per la salute sono enormi.Si avvicinano le festività del Natale e tanti iniziano a pensare ai grandi pranzi e cenoni che li attendono, ma numerosi sono anche coloro che decidono di mettersi a dieta per attenuare da subito le conseguenze delle previste scorpacciate natalizie.
Ecco allora porsi la solita domande su quale è la miglior dieta dimagrante, con dibattiti e vere zuffe verbali, come nella recente puntata di Porta a Porta dedicata alle diete più popolari del momento.
In rete, si moltiplicano le pagine web dedicate alle diete dimagranti, con una variegata offerta di soluzioni miracolistiche che consentono di perdere peso in poco tempo.
Ma queste diete dimagranti funzioneranno davvero? E quali sono i rischi per la salute?
Il fenomeno delle diete dimagranti non conosce crisi. Ad imporre il ricorso ad una dieta dimagrante, magari estrema, talora sono considerazioni di salute, ma nella maggior parte dei casi è il desiderio di migliorare il proprio aspetto fisico per allinearlo alle mode del momento.
A farla da padrone sono sempre le diete ipocaloriche che, pur nella loro varietà, si caratterizzano per essere sempre gravemente squilibrate. In alcuni casi, come per la dieta del minestrone, si raccomanda un’alimentazione fondata quasi esclusivamente sull’assunzione illimitata di liquidi e verdure. La perdita di peso è immediata, il metabolismo stravolto, e l’organismo è spinto a bruciare i grassi per ottenere quell’apporto calorico che manca a causa del drastico taglio di zuccheri e carboidrati.
In altri casi, come le diete iperproteiche, si raccomanda l’assunzione di quantità sconsiderate di carne e di pesce, mentre i carboidrati sono completamente esclusi dall’alimentazione. E’ il caso della dieta Atkins, della dieta Dukan e della dieta Plank.
Ci sono poi diete non facilmente catalogabili, come la dieta dissociata che prescrive di assumere proteine e carboidrati in pasti separati, o la dieta metabolica che forza l’organismo a bruciare i grassi, riducendo al minimo i carboidrati, o ancora la dieta Lemme il cui inventore sostiene che frutta e verdura farebbero ingrassare.
Non si può infine non citare la cosiddetta dieta del sondino, diventata celebre a causa delle apparizioni televisive del suo creatore, che impone al cosiddetto paziente di alimentarsi esclusivamente attraverso una sonda nano-gastrica sempre collegata ad una sacca contenente una miscela di aminoacidi continuamente somministrati all’organismo.
E l’elenco potrebbe essere ancora più lungo. Tutte queste diete dimagranti hanno in comune l’esistenza di una miriade di obiezioni di ordine medico. Estreme, squilibrate e pericolose, ma talora efficaci nel breve periodo, stanno acquisendo una crescente notorietà grazie alla loro presentazione, spesso acritica, su riviste e pagine internet.
Perdere peso velocemente con diete dimagranti improvvisate ed estreme espone l’organismo a gravissimi rischi per la salute, spesso sottovalutati.
Questa ossessione per le diete dimagranti facili e veloci, che non sono mai né sane né equilibrate, andrebbe contrastata con maggior forza e con un’informazione capillare da parte del Ministero della Sanità, dei nutrizionisti e dei medici.