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La dieta McDonald’s

Inserito il 26 novembre 2014 alle 08:02:00 da idealdieta. IT - Diete, alimentazione

Indirizzo sito : Dcomedieta


Vuoi perdere peso? Fatti un cheeseburger. E’ quanto ha provato a dimostrare un insegnante americano, che ha fatto una dieta dimagrante targata McDonald’s per tre mesi circa, riscontrando una perdita di peso (e nessun problema di salute). Non so se vi ricordate il documentario shock “Supersize me” in cui il protagonista, che faceva una dieta salutare e tendenzialmente vegetariana (lo era la sua compagna), ha sperimentato per lo stesso tempo una dieta nei vari fast food, con l’accortezza di mangiare sempre e solo dai fast food e spesso e volentieri il formato Super Size (o King o altro maxi formato),
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successivamente proibito dalle associazioni dei consumatori.
Ecco, questo insegnante ha fatto la cosa opposta: ha mangiato dal McDonald’s a colazione, pranzo e cena per tre mesi e ha perso peso. L’insegnante di scienze, americano, si chiama John Cisna, e insegna biologia presso la Colo-Nesco Community Schools. La sua ipotesi era provare a mangiare dal McDonald’s per tre mesi di fila a tutti i pasti, e constatare poi con delle analisi sia la sua salute (meno colesterolo, trigliceridi più bassi) che la sua linea. Il tutto facendo, monitorato dai suoi studenti, una dieta di almeno duemila calorie (non una dieta ipocalorica, quindi) e sforzandosi però di farla varia (non lo stesso menu tutti i giorni): diciamo che il vero sforzo è stato solo il secondo. In aggiunta, doveva camminare per 45 minuti al giorno. La tesi di fondo: non è il McDonald’s o il fast food a renderci grassi, ma il modo in cui mangiamo e il fatto che non ci muoviamo affatto. Gli studenti sono riusciti infatti a creare per lui una dieta varia e sana partendo dal McDonald’s: il che ha significato fargli mangiare a colazione il cremoso allo yogurt, la macedonia o il mcmuffin; a pranzo una salad a scelta con due confezioni di frutta; a cena uno dei menu tradizionali, insomma, quelli con i panini. Sono state escluse o limitate le bevande dolci o gassate, le porzioni doppie, i fritti. E così il McDonald’s è diventato protagonista di una dieta, e il professore ha perso la bellezza di oltre quindici chili in tre mesi.



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