Una buona notizia per chi sta già pensando alla dieta, magari in previsione di questa estate... Oggi vi parliamo dell'umami (più comunemente conosciuto con il nome scientifico di glutammato monosodico o sale di sodio dell’acido glutammico), uno dei 23 amminoacidi naturali che costituiscono le proteine. Molto presente in diversi piatti della cucina cinese e giapponese, si trova anche nella carne, nel pomodoro e nel parmigiano. A cosa serve? Ad esaltare la sapidità dei cibi e, udite udite, ad aumentare il senso di sazietà...
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L'UMAMI AUMENTA IL SENSO DI SAZIETÀ Secondo una recente ricerca pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition, le peculiarità di questo particolare amminoacido permetterebbero di insaporire ulteriormente i cibi, fornendo un importante contributo al senso di sazietà e, dunque, facendoci mangiare di meno. I ricercatori hanno svolto un esperimento su alcuni partecipanti: a tutti veniva offerta la colazione e, ad un gruppo in particolare, veniva somministrato anche dell'umami. Ebbene, i partecipanti ai quali è stato aggiunto questo amminoacido hanno dimostrato di mangiare meno, sentendosi sazi prima degli altri. A questo proposito gli autori hanno affermato: "L'aggiunta di MSG (glutammato monosodico o umami) a basso consumo energetico ha avuto un effetto sull'appetito, stimolandolo durante l'ingestione e migliorando le sazietà postingestive". I ricercatori proseguiranno ora gli studi e non è da escludere di trovare presto sugli scaffali dei supermercati dei cibi o degli alimenti che contengano una più alta concentrazione di questo utile amminoacido. Leggi anche: La dieta Paleo è davvero efficace?
UTILE PER LA DIETA E PER DETERMINATE PATOLOGIE La funzione base del glutammato monosodico nel cibo sarebbe dunque attribuita alla sua capacità di accrescere la presenza di altre componenti che attivano il gusto, creando così una serie di sensazioni di piacere ed appetibilità. Una scoperta decisamente importante dal punto di vista dietetico e, più in particolare, per tutti coloro che soffrono di determinate patologie (problemi vascolari, coronaropatie, pressione alta etc.), che devono stare lontani dal sale ma che non vogliono privarsi di un po' di gusto negli alimenti.
LE ATTINENZE CON PEPE E PEPERONCINO Certo, non è semplice capire il modo in cui un "condimento aggiuntivo" possa modificare il livello di appetito e di sazietà. Eppure, una ricerca di alcuni anni fa aveva già notato come anche due spezie di uso comune possano aiutare ad aumentare il senso di sazietà: pepe e peperoncino sono difatti in grado di stimolare il metabolismo, facendo così bruciare più energia al nostro organismo. Attenzione, però: l'effetto piccante (ed il relativo senso di sazietà che ne consegue) diminuiscono mano a mano che ci si abitua al gusto piccante... Evitiamo, quindi, di spolverare troppo spesso i nostri piatti con queste due "bollenti" spezie...