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Alimentazione Kosher
Le leggi alimentari del Popolo Ebraico:
Le leggi alimentari del popolo ebraico sono probabilmente le più
antiche che la storia ricordi e la tradizione vuole che queste siano
state consegnate ai discendenti di Abramo da Dio. L'insieme di tali
Leggi è chiamato Kasheruth che letteralmente significa "adatto,
giusto, appropriato" e sono contenute nella
Torah scritta, il più sacro testo ebraico (corrispondente a
quello che per i Cattolici è l'Antico Testamento). Gli ebrei
indicano come Kosher tutti i cibi che sono in accordo con le leggi
del Kasheruth ed il mangiare Kosher è uno degli elementi più
caratterizzanti del popolo ebraico, un modo per fondere il sacro con
il quotidiano. Anche per questo motivo le leggi alimentari antiche
sono state tramandate dalla tradizione e dalle sacre scritture e
sono scrupolosamente osservate anche oggi. La natura degli alimenti
consumati e che, metabolizzati, diventano parte del corpo stesso
determinano le caratteristiche dell'individuo. Quindi il mangiare
cibi puri" cioè Kosher consente di avere un corpo, una mente
ed uno spirito sani. Al contrario i cibi Non-Kosher sono definiti "Trefah"
(impuro, sporco, proibito). Le regole che permettono di stabilire
che cosa è Kosher, e quindi commestibile, sono numerose ed
estremamente rigide e scrupolose e possono
essere così brevemente riassunte: Gli unici alimenti di origine
animale consentiti sono quelli provenienti da animali Kosher
che siano stati uccisi in modo umano, senza provocare sofferenza.
Tali animali devono essere in perfetta salute (che deve essere
valutata prima e dopo l'uccisione) e venire completamente
dissanguati. I soli animali Kosher sono il pollame e tutti i
mammiferi che hanno un solo zoccolo per zampa e che masticano i loro
bocconi. Sono espressamente
proibiti: il maiale, la lepri, il cammello, tutti i roditori, i
rettili e gli animali anfibi (rane ecc.), oltre alla maggior parte
dei volatili. I pesci sono tutti Kosher tranne i crostacei ed
i molluschi.
Il latte e tutti i prodotti caseari non possono essere consumati
nello stesso pasto in cui vi sia carne o derivati e devono
intercorrere almeno 6 ore tra un pasto di carne ed uno di latte. Due
commensali non possono fare un pasto a base di latte l'uno e di
carne il secondo, salvo che il tavolo sia sufficientemente lungo da
impedire il contatto fra i due o che la tavola sia apparecchiata con
due diverse tovaglie (una da latte ed una da carne) e con corredi di
posate, stoviglie, saliera, ecc. diversi per impedire accidentali
scambi o contaminazioni. I pesci Kosher possono essere
mangiati nello stesso pasto in cui si mangia carne, ma non insieme
con questa.
La frutta, la verdura, i cereali e tutti i loro derivati sono
considerati alimenti neutri (in ebraico "Pareve") e possono essere
mangiati in ogni pasto e abbinati a qualsiasi altro alimento.
Lo stesso vale per le uova. È vietato cibarsi del grasso animale che
circonda il fegato e tutti gli
organi vitali, perciò esso va rimosso dalla carne prima di cuocerla.
Solo il vino prodotto da un Ebreo secondo una tradizionale procedura
può considerarsi Kosher. Tutti gli utensili, il vasellame ed
i contenitori che sono entrati in contatto con la carne e con il
latte o derivati devono essere riservati solo a questi alimenti e
non sono ammessi cambi di uso, neppure in seguito al lavaggio, per
evitare contaminazioni. Tutti gli utensili ed i contenitori che sono
entrati in contatto con cibi
"Non-Kosher" (Trefah) non possono essere usati con cibi Kosher
(neanche dopo lavaggio) o contaminerebbero questi ultimi. Leggi
speciali regolano l'alimentazione nel periodo pasquale durante il
quale sono vietati tutti i cibi contenenti lievito o fermenti o che
hanno
subito processi fermentativi o di lievitazione. La regolamentazione
alimentare del Kasheruth è in realtà più complessa di quanto sia
possibile evincere da questo breve riassunto, in particolare per
quanto riguarda la preparazione ed il consumo di carni e latticini,
al punto che diversi autorevoli studiosi delle sacre scritture hanno
intravisto in questa complessità un chiaro messaggio:scoraggiare il
più possibile l'uso di carne, latte e derivati a favore di alimenti
più salutari quali frutta, verdura e cereali. Attualmente, con i
mutati ritmi giornalieri che costringono spesso a pasti fuori casa,
seguire le complesse procedure di preparazione del cibo secondo e
leggi del Kasheruth sarebbe piuttosto complicato, pertanto è nata la
necessita di prodotti già pronti all'uso certificati Kosher. Tale
certificazione è applicabile ad una gran varietà di prodotti, dagli
ngredienti da cucina come l'olio d'oliva ad alimenti confezionati,
fino ai prodotti dietetici ed integratorialimentari ed è stata
estesa, in generale, a tutti i prodotti destinati all'uso umano,
inclusi i cosmetici ed i prodotti per l'igiene personale. Essa viene
rilasciata da appositeassociazioniRabbiniche, che si avvalgono anche
della collaborazione di esperti, ed è indicata sul prodotto da un
apposito simbolo o dicitura che identifica il Rabbino certificatore.
Perché un prodotto sia certificato Kosher, tuttavia, è necessario
che esso soddisfi rigorosissimi standard di
qualità e che tutte le procedure di produzione e confezionamento
nonché ogni singolo ingrediente utilizzato nella sua preparazione
siano conformi alle restrittive leggi del Kasheruth. In particolare
il prodotto deve essere preparato e confezionato nel rispetto delle
più severe norme igieniche, non
deve contenere carne, latte o altri derivati animali (esistono però
certificazioni speciali per alimenticontenenti carne o latticini
preparati secondo il Kasheruth) in nessuna forma, inoltre tutti gli
ambienti nei quali è preparato, gli utensili ed i macchinari
impiegati nella lavorazione ed i contenitori nei quali è
confezionato non devono mai essere stati in contatto con prodotti di
origine animale o con prodotti Non-Kosher. Lo stesso vale per ogni
singolo ingrediente e per le sue operazioni di produzione. Il
rispetto di queste severe regole e verificato periodicamente, da
esperti, sul logo di produzione e la certificazione (che ha una
scadenza e va periodicamenteripetuta) può essere revocata in
qualsiasi momento. L'estrema rigidità di queste norme che sono
spesso più severe e restrittive delle leggi di qualsiasi Stato
costituiscono una tutela per il consumatore indipendentemente dalla
sua religione e, nel tempo, hanno reso la
certificazione Kosher un marchio di qualità riconosciuto in
tutto il mondo. In alcuni paesi come l'America, infatti, i maggiori
consumatori di prodotti Kosher non sono Ebrei, ma persone di
qualsiasi religione che ricercano in tale marchio una garanzia di
qualità, genuinità e purezza.