Vincere la sfida dell'obesità
Cos'è l'obesità:
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L'Obesità è una malattia cronica
determinata da un eccesso di grasso (massa grassa) nel corpo. La
distribuzione di questo adipe eccessivo varia secondo i sessi e
i singoli individui tant'è che per determinare la presenza delle
patologia in questione si ricorre ad una serie combinata di
controlli. La presenza ed il grado di obesità viene determinato
dal dietologo, tra le varie metodiche utilizzate
ricordiamo la bioimpedenza, la tomografia computerizzata, la
risonanza magnetica, la pletismografia e la plicometria.
Il parametro più semplice e quindi più utilizzato per definire
il grado di obesità è l'Indice
di Massa Coporea (o IMC o BMI Body mass index, facilmente
eseguibile da chiunque con
una calcolatrice o con il programma
java che si trova qui)
questo BMI si ricava dal rapporto tra il peso espresso in
chilogrammi e l'altezza in metri al quadrato.
Per quanto indice affidabile per
dar un'indicazione sull'eccesso di grasso nella popolazione, nel
singolo soggetto ed in casi limite può sottostimare o
sovrastimare il peso corporeo. Soggetti con statura inferiore ai
150 cm o superiore ai 200 cm presentano valori di BMI
rispettivamente più elevati o più bassi, mentre non sono in
sovrappeso o sottopeso. Un altro limite è la composizione
corporea dei soggetti culturisti. Il peso, infatti, esprime la
massa corporea e non la sua composizione e pertanto possiamo
ottenere un BMI elevato in un soggetto che è semplicemente molto
muscoloso e quindi magro.
Per affinare questo indice si può associare la misura della
circonferenza addominale che è un indice predittivo di grasso
addominale o la bioimpedenza che tra le medotiche è la più
semplice ed immediata.
L'obesità non viene definita in maniera univoca. Per alcuni
Autori è una condizione che si associa a malattia metaboliche,
vascolari, oncologiche, per altri è concausa delle stesse.
L'orientamento comune è che al di sopra di un certo peso coporeo
la si debba considerare una patologia cronica al pari del
diabete e dell'ipertensione arteriosa. E' da anni dimostrato che
i soggetti obesi hanno un'aspettativa di vita qualitativa e
quantitativa ridotta e pertanto l'impegno degli operatori
sanitari deve essere rivolto alla ricerca di risposte sempre più
efficaci e stabili.
La prevalenza dell'obesità è in aumento in tutti paesi
occidentali, al punto da essere definita come una epidemia. In
USA contribuisce a 300.000 morti/anno, diventando in tal modo la
2° causa di morte dopo il fumo.
L'obesità è sinonimo di
bruttezza nella nostra cultura occidentale moderna, poiché è
associata ad uno stile di vita insano e a possibili disfunzioni
ormonali o di altro genere, tutte cose che essendo indizi di
malattia generano una risposta psicologica di fastidio da parte
dell'altro poiché nella psicologia umana (e animale in generale)
si è naturalmente attratti dai sani (sia nella ricerca di
partner sia di amici con cui condividere un'impresa o una vita)
poiché le persone sana danno impressione di maggiore energia,
salute, reattività, capacità di adattamento ecc.
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