Sembra impossibile ma è vero e facile da verificarsi. Proprio nel corso degli ultimi decenni sulle nostre tavole si è rovesciata la piramide alimentare. Le cause sono le piu’ disparate, che vanno dal lavoro fino all’ economia casalinga. Sta di fatto che consumiamo di piu’ i prodotti che dovremmo consumare di meno. Quelli di cui il nostro organismo a piu’ bisogno direi estremo bisogno sono quelli che mangiamo piu’ raramente. Infatti abbiamo eccessi di grassi, zuccheri, sali, alcol e tabacco e mancanze di vitamine, minerali, oligoelementi , micronutrienti, fibre  e acqua.  

Questo stile di vita porta sempre dei disturbi al nostro organismo, pensate che nel 1999 ad un congresso sulla Oncologia Cardiologia e Diabetologia, è stato constatato che le tre cause principali di morte; cancro, diabete, infarto sono causate da una cattiva abitudine alimentare. (piramide rovesciata). Potremo anche dire una cosa importante che va oltre la piramide alimentare, ossia anche se vorremmo attenerci strettamente alla piramide de cosa molto difficile ai tempi di oggi per la maggior parte delle persone, avremo comunque delle carenze nutrizionali. Perché? Perché i cibi che mangiamo non hanno piu’ il valore nutritivo di 50 anni fa.  Quindi il risultato di un impegnativa alimentazione ricercata non è altro che un nutrirsi al 50 %.   Indagine Eta Meta per Federsalus SALUTE: I CIBI NON SONO PIÙ QUELLI DI UNA VOLTA. ALIMENTI OGGI MENO NUTRIENTI DEL 50%.Esperti di nutrizione e di tecnologie agroalimentari denunciano: la perdita della stagionalità, inquinamento e politiche agrarie di alcuni Paesi hanno ridotto di più del 50% le proprietà nutritive dei cibi “amici della salute”.Corretta alimentazione, apporto vitaminico bilanciato, principi nutritivi equilibrati con la giusta quantità di fibre e di grassi. In una parola i principi alla base della dieta mediterranea, indicata in tutto il mondo come il modello più sano di alimentazione. Almeno fino a ieri. Oggi rischia di non essere più così. L’allarme arriva da nutrizionisti ed esperti del settore agroalimentare: “Rispetto a 15 – 20 anni fa la maggior parte degli alimenti ha perso oltre il 50% dei propri valori nutritivi”. Ad essere sotto accusa soprattutto frutta e verdura, ma anche gli altri “ingredienti” della dieta mediterranea non sono più quelli di un tempo. I motivi? I procedimenti di produzione e di conservazione dei prodotti che arrivano da tutte le parti del mondo, la richiesta di prodotti fuori dalla loro naturale stagione e, non da ultimo, l’inquinamento. Ecco allora che a parità di calorie rispetto ad un tempo, sulle tavole arrivano molte meno vitamine, sali e fibre.( fonte etameta.com) Quindi ci troviamo non volendo vittime del nostro tempo.

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