Uova si, uova no, dilemma che da sempre attanaglia le persone alle prese con le diete dimagranti. Perchè ancora non sembra chiaro se il tanto temuto e amato uovo possa giovare o meno alla linea. Alcune diete ne consigliano un uso quasi spropositato (anche uno al giorno), altre ne propongono due a settimana, altre ancora lo eliminano assolutamente come fonte di grassi e alimento troppo proteico. Ma dove sta la verità?
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Di certo l’uovo possiede, è ormai certo, ottime proprietà nutritive, in circa 70 kcal è in grado di riunire numerose sostanze nutritive: proteine di ottima qualità, minerali come ferro e zinco, vitamine, soprattutto del gruppo B e la D, rare in natura.
A confermare poi le sue ottime proprietà anche in fatto di diete arriva uno studio pubblicato sul International Journal of Food Sciences and Nutrition, la ricerca ha coinvolto 30 individui adulti sani alle prese con la dieta e ha dimostrato come il consumo di un pranzo a base di un’omelette di due uova sia in grado di procurare un senso di sazietà maggiore rispetto a quello di un’altro pasto con lo stesso apporto energetico, ma più ricco di carboidrati, perciò più “ingrassante”.
Nonostante tutte queste qualità positive però l’uovo resta l’alimento che fra tutti contiene una quantità maggiore di colesterolo, circa 185 mg per un uovo medio. Sul Canadian Journal of Cardiology due vasti studi epidemiologici, infatti, non hanno evidenziato effetti negativi derivanti dal consumo di fino un uovo al giorno in persone sane, tuttavia hanno mostrato che, nei partecipanti diventati diabetici nel periodo di osservazione, il consumo di un uovo al giorno aumentava marcatamente il rischio cardiovascolare.
Allora come comportarsi? Uovo si o uovo no? Per Mariangela Rondanelli, professore di Scienze e tecniche dietetiche applicate all’Università di Pavia la questione è semplice “A chi consuma due uova insieme, consiglio di prepararle con olio extravergine d’oliva” dice “ma meglio sarebbe limitarsi ad uno solo al giorno, per non più di quattro volte alla settimana. Per aumentare il volume si può, semmai, aggiungere l’albume, che apporta proteine ma non colesterolo, contenuto tutto nel tuorlo”.