La seduzione passa anche per la tavola. Il ginseng e lo zafferano, infatti, hanno un insospettato potere afrodisiaco. Provare per credere? Magari si. La notizia, arriva da uno studio del Guelph’s Department of Food Science dell’University of Guelph, di Ontario, in Canada, che sarà pubblicata a breve sulla rivista “Food Research International”. Il ginseng e lo zafferano, secondo i ricercatori, sarebbero in grado di migliorare le funzionalità sessuali, al pari di un’altra sostanza naturale che viene ricavata da alcuni alberi dell’Africa occidentale.
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Gli studiosi, infatti, hanno analizzato i dati di moltissimi studi condotti in precedenza sulle sostanze afrodisiache naturali. Infatti, come spiega lo stesso professor Marcone, coordinatore della ricerca, gli afrodisiaci risalgono alla notte dei tempi e riguardano tutte le etnie, ma non è mai stata fatta luce sui meccanismi alla base del loro funzionamento.
L’indagine, così, ha svelato come il ginseng e lo zafferano, siano le sostanze più efficaci per migliorare le performance, ma in natura esistono anche altri composti capaci di stimolare il desiderio e chi pensa al cioccolato, si sbaglia. Non rientra, infatti, nella lista dei cibi afrodisiaci. Al cibo degli déi va però riconosciuto il merito di influenzare i livelli di serotonina e di endorfine nel cervello.
La maca, invece, è una pianta tuberosa originaria delle Ande, che cresce ad altezze veramente straordinarie (da 3800 a 4500 m di altezza), usata anticamente come ricostituente afrodisiaco. Anche la muira puama, promette faville. Si tratta di una pianta brasiliana, ribattezzata dalle stesse tribù indigene la “pianta dell’amore”.
I ricercatori, tuttavia, invitano ad assumere un atteggiamento prudente riguardo alle quantità. Ad oggi, infatti, mancano sufficienti studi scientifici che sostengano un uso massiccio a favore di queste sostanze.