Oggi studi clinici hanno scoperto che le foglie del tè racchiudono molte sostanze benefiche in grado di contrastare numerose malattie del nostro organismo, addirittura qualche tipo di tumore. Ma non bisogna dimenticare che il tè, come insegnano in Oriente, in India e nei Paesi arabi, rappresenta soprattutto un rituale, ora conviviale, ora distensivo e meditativo. Perché obbliga a una sosta, ci costringe dolcemente a rallentare.
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Bere il tè, un rito millenario Una tazza di tè - lo insegnano i maestri dell'antichissimo cerimoniale - non si consuma velocemente in piedi come una tazzina di caffè: c'è bisogno di tempo per l'infusione e per assaporarne l'aroma, ci vuole attenzione nella scelta degli oggetti (tazzine, teiere) che accompagnano la cerimonia. La prima virtù: il te è una bevanda ipocalorica Una buona notizia: il tè non contiene calorie (ovviamente se consumato senza aggiunta di zucchero e latte), ma soltanto sali minerali (fluoro, ferro, zinco, potassio, rame e manganese), vitamine del gruppo B, C, E, P e i polifenoli, sostanze antiossidanti che combattono l'invecchiamento cutaneo. Per essere in forma meglio il tè verde Il tè verde è un vero toccasana per rimettersi in linea: le sue foglie sono essiccate subito dopo la raccolta e non sottoposte al processo di fermentazione, che ne attenua i principi attivi. Ecco perché risulta più efficace rispetto alle altre miscele. Il gusto è leggermente aspro. Quello bianco brucia i carboidrati In Oriente era considerato la bevanda dell'immortalità. E oggi il tè bianco è la varietà più preziosa esistente in commercio. Prodotto in quantità minime in Cina, deve il nome al colore chiaro dell'infusione. Ha un sapore delicato. Stimola lo smaltimento dei carboidrati. Nero tiene "su di tono" Il tè nero subisce il processo di fermentazione che gli conferisce il tipico colore scuro e ne migliora l'aroma, rendendolo molto carico intenso. In questo modo, però, vanno persi in parte i principi attivi. Resta comunque un ottimo elisir stimolante.