E' iniziata la battaglia legislativa contro il cibo spazzatura e l'obesità
La Lettonia mette fuori legge il cibo spazzatura.
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11 settembre 2006. L'obesità è la nuova grande sfida della sanità moderna, già ora assorbe il 7% della spesa sanitaria europea. Il dato emerge in tutto il suo drammatico allarme da uno studio promosso dalla U.E. su alimentazione e rapporto che essa ha con la salute degli europei, in Italia è la Coldiretti a lanciare l'allarme obesità rendendo noti i dati dell'inchiesta. Si fa sempre più urgente e necessario che vi siano interventi mirati, nelle scuole e nella società tutta, per modificare abitudini di consumo sbagliate, di cui il nostro paese sta diventando un tristi ed ennesimo esempio.
Accanto alle altre nazioni del Vecchio Continente, infatti,
l'Italia assiste a una vera e propria epidemia di grasso in
eccesso. In Europa - ricorda la Coldiretti - 400.000 ragazzi
perdono la forma fisica ogni anno, mentre sono 14 milioni i
giovani considerati sovrappeso di cui ben 3 milioni obesi.
L'aumento di peso è un decisivo fattore di rischio per molte
malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, la
ipertensione, l' infarto e certi tipi di cancro. Si tratta,
secondo la Commissione, di una sfida che riguarda l' intera
popolazione con il 27% degli uomini e il 38% delle donne europee
sovrappeso od obesi. Maggiori informazioni ai consumatori
su etichette dei cibi, promozione del consumo di prodotti come
frutta e verdura e più facile accesso a cibi sani per
scoraggiare il consumo di quelli grassi o ricchi di zuccheri,
sono alcuni importanti suggerimenti giunti alla Commissione
europea che - sostiene la Coldiretti - devono essere
implementati con un approccio multisettoriale con il
coinvolgimento di istituzioni, famiglie, ma anche operatori
economici. Gli esperti pongono sotto accusa minor esercizio
fisico e consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero. La
situazione è ormai tale, sottolinea la Coldiretti, che ha
portato per la prima volta un Paese europeo come la Lettonia a
proibire la vendita nelle scuole del cosiddetto junk food (cibo
spazzatura). Quindi bibite zuccherate, patatine, caramelle e
cibi contenenti coloranti e aromatizzanti al bando tra i banchi
di scuola lettoni.
Una
decisione - precisa la Coldiretti - che è stata commentata
favorevolmente dall' Associazione internazionale studi sulla
obesita', e accolta con interesse anche dalla Gran Bretagna dove
un quarto della popolazione adulta è considerata obesa e il
Primo ministro Tony Blair ha minacciato il bando alla pubblicità
sui cibi spazzatura se l' industria non adotterà un codice di
autoregolamentazione. La preoccupazione che si sta diffondendo
in Europa coinvolge direttamente anche l' Italia dove -
sottolinea la Coldiretti - la radicata cultura alimentare
fondata sulla dieta mediterranea non ha salvato i giovani, come
confermano i dati preoccupanti sull' aumento dei casi di obesità
o sovrappeso. Tanto che nella penisola i chili di troppo sono un
problema per il 36% dei ragazzi attorno ai dieci anni, il valore
più alto tra i Paesi europei secondo una indagine Merrill Lynch.
Per questo - sostiene la Coldiretti - occorre intervenire nelle case e nelle scuole con una maggiore attenzione ai menu. Attenzione che deve riguardare anche le mense, dove deve essere garantita la presenza di cibi sani, come i prodotti tradizionali, frutta e verdura locale, che troppo spesso mancano dalle tavole delle giovani generazioni a favore di merendine veloci e snack di pessima qualità.
Un obiettivo che - continua la Coldiretti - può anche essere incentivato con laiuto dei nuovi distributori automatici di frutta e verdura snack che si stanno diffondendo e dove è possibile acquistare frutta fresca, disidratata o spremute senza aggiunte di zuccheri o grassi come alimento rompi-digiuno per una merenda sana alternativa al cibo spazzatura. Ma serve anche più formazione - aggiunge - un impegno che la Coldiretti sta realizzando con il progetto Educazione alla Campagna Amica, che coinvolgerà oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia che parteciperanno a oltre tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche, e agli oltre cinquemila laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe. L' obiettivo - conclude la Coldiretti - è formare consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti, per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame tra prodotti agricoli e cibi consumati ogni giorno.
(Red-Ile/Adnkronos Salute)